FRESNE DUCRET

FRESNE DUCRET (Cille-DommangePremier Cru– Petit Montagne de Reims)

     

UN PROFESSORE IN VIGNA

Ville-Dommange è un piccolo e sonnolento villaggio Premier Cru della cosiddetta Petit Montagne de Reims, propaggine nord-occidentale della zona a denominazione Champagne. L’abitato, poche centinaia di abitanti, è circondato da vigneti che occupano oltre il 50% della superficie comunale. Il Pinot Meunier è l’uva più presente in virtù di un suolo con ampie infiltrazioni di argille ed una esposizione nord-est, dati che spesso impongono questa varietà più precoce rispetto al cugino Pinot Noir. La famiglia ha radici profonde in Champagne e già nei primi decenni del 1800 la troviamo impegnata come produttrice di uva a Ville-Dommange. Le fortune aziendali segnano una decisa accelerazione quando Pierre Fresne, smessi i panni di Professore alla prestigiosa Università di Cambridge, rientra in patria per prendersi cura dei circa 5 ettari vitati di proprietà. Il tutto dopo un lungo apprendistato per cantine di Francia e del nuovo mondo nel corso del quale incontra e sposa Danielle, oggi compagna anche nella gestione delle vigne e della cantina.
L’approccio “da Professore” di Pierre è chiaramente leggibile nello studio dei diversi suoli delle parcelle di proprietà; un lavoro iniziato nel 2016 che lo ha portato nel 2018 ad iniziare il processo di conversione in biologico dei vigneti ed una distinta vinificazione (con lieviti indigeni)dei singoli appezzamenti. Altro suo “pallino” il recupero delle antiche varietà un tempo presenza significativa nei vigneti della denominazione. Tra queste, ripescato tra i filari più vecchi della proprietà, il Petit Meslier, uva che inizia a farsi spazio in Champagne in virtù di una spiccata acidità di cui è capace anche nelle sempre più frequenti annate calde.

LO STILE FRESNE DUCRET (Agricoltura Biologica) Gli Champagne FresneDucret sono un sapiente mix degli tanti ingredienti che gli compongono. Elemento di base la lavorazione in BIO dei vigneti, con inerbimento studiato al fine di donare ricchezza alla terra. L’uso di soli prodotti naturali e l’assenza di chimica completa il quadro di una viticoltura organica oramai consolidata. Nella sua suggestiva cantina, letteralmente scavata nel fianco di una collina, si alternano legni di vari dimensioni e piccoli contenitori in inox a separare le singole parcelle vinificate. Il gusto pieno e ricco degli Champagne della casa ha sempre una scia acida di alto livello, dettata da un Terroir fresco ed una malolattica svolta spesso solo parzialmente.

 LE NOSTRE SCELTE

LES NOUVEAUX EXPLORATEUR EXTRA BRUT 1er CRU  Tre distinte parcelle (Les Braies, Les Monts Teigneux, LesBarbaries),tutte a Ville-Dommange con terreni composti in prevalenza da sabbie ed argille. Blend di due annate(60% del 2018 e 20% del 2017) vinificate in acciaio composte da Pinot Noir al 55%, Meunier 35%e piccolo saldo di Chardonnay 10%, con aggiunta finale di un 20% di Solera (annate dal 2008 al 2015).Malolattica svolta, sosta sui lieviti di oltre 42 mesi, dosaggio a 4 gr/l con Solera.

Il commento: Una bollicina gustosa e grintosa, con un palato che vede protagonista le uve rosse a donare larghezza e corpo. Lo Chardonnay gioca il ruolo di “moderatore del carattere maschio dei due Pinot mentre l’aggiunta della Solera rende più dolce il naso e dona maggior complessità e lunghezza.

LE CHEMIN DU CHEMIN EXTRA BRUT 1er CRU    Parcelle con suoli composti in prevalenza da gesso e calcare.Un blend vinificato in acciaio delle tre uve classiche dello Champagnecon 40% Pinot Noir, 40% Chardonnay, 20% Pinot Meunier. Tre annate a comporre la cuvée vinificate in acciaio con malolattica non svolta sullo Chardonnay (40% della massa totale). Sosta sui lieviti di oltre 54 mesi, dosaggio alla sboccaturain extra brut, inferiore a 6 gr/l.

Il commento: Un continuo rincorrersi di note dolci e sensazioni sapide in questo blend che vede protagonista un suolo in cui il gesso è voce ben avvertibile. Uno Champagne che entra pieno e succoso per poi allentare la presa grazie ad una componente acida a cui contribuisce uno Chardonnay che non svolge malolattica.

LE GRANDE HERMINE MILLESIME 2012 1er CRU  Un bi-parcellare con un suolo di decisamatrice calcarea. Unica annata, la vendemmia 2012, per una cuvée composta dal 55% di Pinot Noir e 45% di Chardonnay. Vinificazione in acciaio, malolattica svolta in minima parte (il solo 20% del Pinot Noir) a preservare l’acidità della base.Sosta sui lieviti molto lunga, oltre 9 anni.Dosaggio di 4 gr/l alla sboccatura con Solera e zucchero di canna.

Il commento: Un millesimato di sprezzante freschezza e tonicità a dispetto della lunga maturazione sui lieviti. Champagne che certo non disdegna la materia ma che trova ampio contrasto acido in virtù di una fermentazione malolattica non svolta su larga parte della cuvée ed una terra d’origine d’impronta spiccatamente calcarea.

PIERRE & PROSPER EXTRA BRUT 1er CRU  In edizione limitata, solo 2000 bottiglie, costituisce una selezione delle migliori uve tratte da varie parcelle, dunque con un mix di suoli tra gesso, sabbie ed argille. Cuvée composta dal 60% di Chardonnay, 20% di Pinot Noir, 20% Pinot Meunier. Pur non rivendicata si tratta di sola annata, (la 2012) con piccolo saldo (5%) di precedenti. Vinificazione composita: 30% in botti grandi d’acacia, 20% in barrique di rovere francese, 50% in acciaio. Malolattica non svolta sullo Chardonnay, sosta sui lieviti molo lunga, oltre 7 anni, con l’uso di tappi in sughero (in luogo della classica bidule in plastica) per apportare una micro-ossigenazione alla maturazione “sur lie”. Dosaggio in Extra Brut con meno di 6 gr/l. alla sboccatura.

Il commento: Il nome richiama il fondatore dell’azienda, Prosper, a cui si affianca quello di Pierre, suo erede nella gestione della Maison. Circa 2000 bottiglie che coniugano la sapienza delle vigne più vecchie con l’estro e le capacità delle nuove generazioni. Un mix che conquista anche in virtù dell’annata “giusta” su cui puntare senza timore per una lunghissima sosta sui lieviti.