MICHEL LITTIERE

MICHEL LITTIERE (Oeully – Vallée de la Marne)

   

CON L’ARGILLA SOTTO LE SUOLE

Il lento scorrere della Marna verso Parigi, ove si congiunge alla Senna, segna il paesaggio di Ouelly, piccolo villaggio sulla riva sinistra del fiume dove la vigna domina incontrastata i fianchi della valle. Qui la terra è ricca di argilla, portata dal fiume nel corso dei millenni. È questo il terroir più consono al Pinot Meunier che, su un suolo di minor acidità rispetto al calcare ed al gesso di Montagne de Reims e Cote des Blancs, regala i suoi frutti migliori. Da decenni i Littiere producono in proprio (Recoltant Manipulant) Champagne di decisa impornta territoriale. Il cambio di passo arriva quando Marie Helene, la figlia del fondatore Michel, sposa Francois Chaumont, enologo ed a sua volta produttore in quel di Puisieulx, in Montagne de Reims. I due uniscono le forze; l’attrezzata cantina dei Littiere diventa il campo d’azione di Francois Chaumont che si prende cura delle uve di entrambe le proprietà. I risultati non tardano ad arrivare e Francois, dopo anni di pinot noir in Montagne de Reims, prende subito le misure anche al pinot meunier della Vallèe de la Marne. I cinque ettari di proprietà dei Littiere vengono scandagliati parcella per parcella, tutte vinificate singolarmente e testate di vendemmia in vendemmia. Ogni singola vasca viene degustata e solo se si ritiene all’altezza trasformata in Champagne Littire, altrimenti venduta ai Negotians di zona. Da questa selezione prende forma il primo parcellare, un pinot meunier in purezza che rappresenta il punto di partenza per una gamma in costante evoluzione e progresso. I dosaggi si riducono per lasciare sempre più integro il carattere delle uve della Vallèe de la Marne.

LO STILE MICHEL LITTIERE (Agricoltura Sostenibile) Le capacità tecniche di Francois Chaumont si leggono chiare nel bicchiere. È lui l’artefice di una serie di Champagne precisi e di grande piacevolezza, dotati di estrema pulizia e grande godibilità. Il suolo, in larga parte di argille e sabbie, dona grassezza ai vini, una attenta gestione del vigneto mantiene su alti valori le acidità a supporto di un palato rotondo ma mai stucchevole. Il pinot meunier rimane comunque l’assoluto protagonista, sia quale solista che come elemento di “rifinitura” ai classici (e sulla carta più blasonati) chardonnay e pinot noir.

 LE NOSTRE SCELTE

BRUT RESERVE EXTRA BRUT    Un blend di Pinot Noir (50%) Chardonnay (35%) e Pinot Meunier (15%) con l’annata di base per il 75% a cui è aggiunto Vin de Reserve (circa il 25% delle due annate precedenti). Malolattica svolta, sosta sui lieviti di ben 48 mesi. Dosaggio contenuto alla sboccatura; 7 gr/l con zucchero di canna e Vin de Reserve.

Il commento:  Uno Champagne di incredibile piacevolezza, tutt’altro che banale come dimostra la lunga sosta sui lieviti ed un dosaggio “ragionato”. Un lavoro di cantina molto attento (il marito Francois è enologo di lungo corso) garantisce la fragranza e pulizia di una bollicina che dalla sua ha pure un prezzo da encomio!

BLANC DE MEUNIER (ex Pur Meunier)    Un pinot meunier in purezza con uve provenienti da una singola parcella vecchia oltre 40 anni (Les Galands a Ouelly). Millesimato non dichiarato (vendiemmia 2019) lavorato per larga parte in acciaio (per il 90%) con a saldo una piccola parte in legno non nuovo (10%). Malolattica svolta, sosta sui lieviti di 24 mesi, dosaggio di 8 gr/l con zucchero di canna.

Il commento:    Obbligato a cambiar nome (secondo la repressione frodi francese non si può usare la dizione “Pur” in etichetta) è comunque un puro Meunier di ottima densità, con le note varietali del vitigno (susine e pesche gialle mature) a rendere accattivante l’approccio olfattivo. Il palato ha bella rotondità ma senza rinunciare ad una buona spalla acida. Uno Champagne che coniuga piacevolezza e grinta.

BRUT MILLESIME 2016    Blend paritetico di Pinot Meunier, Pinot Noir e Chardonnay da vigne vecchie. Malolattica svolta, sosta sui lieviti di 60 mesi, dosaggio di 7 gr/l con zucchero di canna.

Il commento:  Uno Champagne millesimato che nonostante la lunga sosta sui lieviti non presenta il minimo cenno ossidativo. In continuità con la cifra stilistica della Maison, ancora uno Champagne che coniuga piacevolezza di beva con un’ottima freschezza e tensione.